martedì 29 aprile 2008

Intervista al genio della porta accanto



Appena ho sentito il professore citare il genio della porta accanto non ho potuto che pensare a lei...Laura, l'amica matematica, insegnante al liceo scientifico, dopo una brillante esperienza universitaria proprio nella facoltà di matematica de L'Aquila.
Ci accomunano la passione per la pallavolo e le interminabili partite estive di beach volley sulla spiaggia, dove spesso ci è capitato di incontrare suoi alunni.
Non ha l'aspetto di una matematica...nè gli stereotipi a cui spesso mi aggrappo che spiegare che poi "loro" non è che sono migliori di noi...ovviamente scherzo, Laura è una ragazza di 27 anni, semplice e alla mano, simpatica e altruista, e questo è ciò che conta davvero.
Per quanto riguarda la sua passione matematica, che Laura ha avuto la fortuna di trasformare in lavoro, ho pensato di farle un' intervista: quando l'ho contattata e le ho spiegato il titolo ( il genio della porta accanto) è rimasta sorpresa dal fatto che avessi pensato a lei e ringraziandomi mi ha detto che i VERI MATEMATICI per lei sono altri, quelli che dedicano gran parte della loro vita a questa splendida materia; nel suo piccolo, la sua speranza è quella di trasmettere al meglio la simpatia verso la matematica perchè prova una grandissima soddisfazione quando un alunno le dice "ho capito, mi dia un altro esercizio".

ILARIA • Come ti sei accorta di avere una particolare propensione per la matematica?

LAURA • Non so se io abbia o no una particolare propensione per la matematica, ma fra le varie materie studiate nel corso dei miei studi è stata quella in cui riuscivo meglio e mi divertivo nell’affrontarla!

I. • Tale passione è innata oppure si è costruita nel corso del tempo?

L. • Penso che sia una passione che cresce ogni giorno.

I. • Qual è stato il percorso sia di studi che ti ha portato ad insegnare?

L. • Io ho frequento il liceo scientifico e poi la facoltà di matematica (ramo didattico) e la relativa specializzazione.

I. • Che rapporto hai con i tuoi studenti?

L. • Ho iniziato ad insegnare da poco e per adesso non ho proprio dei “miei studenti”! Comunque con quelli che ho incontrato mi son trovata bene, cerco di essere sempre molto disponibile ma nello stesso tempo molto esigente.

I. • Hai notato un diverso atteggiamento dei ragazzi verso di te rispetto a quello che hanno nei confronti dei professori con più anni di esperienza?

L. • Si, forse in loro vedo molta meno paura di sbagliare davanti a me rispetto che ad un insegnante " storico" .

I. • Quali strumenti utilizzi per insegnare la matematica ai ragazzi?

L. • Gesso, lavagna e un buon libro pieno di esercizi.

I. • Quali sono stati i problemi emersi più frequentemente nell’insegnamento di questa materia?

L. • Penso che il problema più grande sia di non poter mai abbandonare la matematica perché ogni argomento affrontato è propedeutico per il successivo; e questo i ragazzi non lo sanno e non lo vogliono ascoltare!

I. • Pensi che l’avversità di molti giovani verso la matematica sia dovuta a metodi di insegnamento inappropriati, oppure subentrano altri fattori?

L. • Penso che l’avversità dipenda sia dai metodi di insegnamento sia dal problema evidenziato nella risposta precedente.

I. • Cosa ne pensi invece di coloro che rifiutano la matematica e che prediligono le materie umanistiche?

L. • Sono passioni!

I. • Per concludere, potresti elencarmi alcuni termini chiave che descrivono, anche se solo in piccola parte, cos’è per te la matematica ?

L. • Scoperta, entusiasmo e competizione.